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Knitting blitz

La Knitting Art (dall'inglese lavorare a maglia, ma anche saldarsi, unire) è una nuova forma di Land Art che consiste nel rivestire, nell'investire, nel ricoprire con pezzi di maglia coloratissimi lavorati ai ferri o con l'uncinetto, arredi urbani.
La Knitting art è nata negli Stati uniti nel 2004, con il fine di decorare i quartieri cementificati e anonimi: la deteriorabilità delle creazioni è controbilanciata dalla facilità di rimozione delle stesse, al contrario dei più discussi graffiti.
Si tratta, in fondo, di una forma collettiva e anonima di riappropriazione e riqualificazione degli scenari urbani da parte di cittadini un po' più creativi degli altri. Quando la città è sentita come res pubblica, gli abitanti decidono di autogestire e auto-ridefinire l'ambiente in cui abitano, scegliendo, inoltre, di utilizzare in modo fantasioso e costruttivo il proprio tempo libero. Così, dissuasori metallici, pali e parapetti grigi, segnali stradali, tronchi di alberi e rami, panchine e cancelli, monumenti, sono rivestiti, letteralmente, da lane colorate sferruzzate ad hoc. Filati irresistibili, floreali, a strisce e quadrotti... il denominatore comune è uno solo: tanto, tanto colore. Ornati con decorazioni surreali, gli arredi urbani colpiscono e rallegrano i passanti. Alcuni esempi di Knitting Art:

 

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Ho scelto di sposare la causa della knitting art, rendendola, se possibile, ancora più new pop inserendo piccoli specchietti tra gli strati di filato. Il fine di questa aggiunta è duplice: gli specchietti (ricordiamo che la knitting art si applica solo in esterno) riflettono i raggi del sole, sorprendendo lo spettatore con veri e propri lampi di luce (blitz), in secondo luogo, quando il passante, incuriosito, decide di voler capire osservando da vicino il lavoro, si specchia a sorpresa negli specchietti, e diviene, per un attimo, lui stesso parte dell'opera d'arte.

 

Di seguito un mio lavoro di knitting art (e relativa critica) istallato nel cortile del Broletto di Novara in occasione dell'evento creato da Vittorio Tonon Vincere il drago, svoltosi l'8 marzo 2014 in occasione della Festa della Donna:

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"Il sonno della ragione genera mostri - metafora con cui Goya ha raffigurato i bassi istinti e il potere prevaricatore, ma ancora oggi attualissima nella sofferta e delicata questione femminile, per rappresentare la sottocultura becera e l'istinto maschilista che hanno generato il Drago. L'8 marzo nel cortile del Broletto, grazie al Comune di Novara e al Liceo Artistico Musicale Felice Casorati, l'Arte, la Musica, la Danza, la leggerezza e la determinazione femminile vincranno il Drago. Artisti, docenti e studenti invitano i creativi e la cittadinanza tutta ad un giorno di festa,
all' International Women's Day" di Novara. Vittorio Tonon

 

"La donna diventa simbolo della rigenerazione e della vita, e questo nonostante tutto, nonostante i lacci sociali e religiosi, che in alcune parti del mondo impongono alla donna di nascondersi, di cancellarsi, di restare prigioniera delle consuetudini, come ricorda Eliana Frontini, con le sue sbarre colorate: le donne riusciranno a vincere il Drago, ma il confronto sociale con l'altra metà del cielo per camminare in tutto il mondo a fianco a fianco con pari dignità è ancora in corso". Emiliana Mongiat

Progetto, Performance ed installazione

Si tratta di una performance della durata di un'ora, un'ora e mezza al massimo, durante la quale io rivestirò con le mie strisce di lana ed i miei specchietti un elemento di un arredo urbano presente sul setting.

Nel contempo, un collaboratore venderà delle magliette rappresentative della performance al pubblico presente. Sulle magliette sarà stampata una foto da me scattata, ed una frase diversa a seconda della location. Esempi:

1. Mai avere un pensiero negativo quando sei vicino alla meta.
2. Dove meno te lo aspetti può celarsi una poesia.
3. A noi che si rema contro la notte.
4. La distanza più breve tra due punti non è necessariamente la più divertente.
5. A volte la cosa più difficile da fare è non fare niente.
6. Quando la situazione è nera, pensa ad altro e mettiti elegante.
7. Sei ancora capace di perderti?
8. Ti faccio vedere con gli occhi chiusi.
9. Tutto sotto controllo.