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Mostre collettive 2012

maggio 2012

Libreria Moderna, Rieti. Cities, a cura di Barbara Pavan.

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Cities e una mostra d'arte in omaggio a Le città invisibili di Italo Calvino, a quarant'anni dalla prima pubblicazione.

Al mio lavoro è stato associato il seguente brano:

"(...) Per non deludere gli abitanti occorre che il viaggiatore lodi la città nelle cartoline e la preferisca a quella presente, avendo però cura di contenere il suo rammarico per i cambiamenti entro regole precise: riconoscendo che la magnificenza e prosperità di Maurilia diventata metropoli, se confrontate con la vecchia Maurilia provinciale, non ripagano d'una certa grazia perduta, la quale può tuttavia essere goduta soltanto adesso nelle vecchie cartoline, mentre prima, con la Maurilia provinciale sotto gli occhi, di grazioso non ci si vedeva proprio nulla, e men che meno ce lo si vedrebbe oggi se Maurilia fosse rimasta tale e quale, e che comunque la metropoli ha questa attrattiva n più, che attraverso ciò che è diventata si può ripensare con nostalgia a quella che era." Italo Calvino, Le città invisibili.

E' stato esposto un modulo della serie Sweet home, di cui così ha scritto Enrico Mercatali per la presentazione del lavoro nel catalogo di Fotografica3 del 2011: "L'idea di cucire edifici cadenti mi piace. Edifici abbandonati e fatiscenti, cuciti per essere tenuti insieme, perché non crollino del tutto, o forse anche solo perché non se ne perda memoria. Non so cosa voglia dire cucire per te, ma, (al di là del fatto che questo è termine architettonico, noi architetti diciamo ricucire, quando si parla di un tessuto urbano malato, sfrangiato), credo che sia termine interessante perché evidenzia un'area di intervento, una volontà di fare positivo. Tale far positivo riguarda anche l'individualità di ciascuno di noi, quando a quel manufatto voglia unire un comune destino, perché anche quell'edificio ha un'anima che lo unisce a persone, ed in ciò ha anche una storia".

Maggio 2012

Hosteria Vecchio Portico, Arona. Arte/Latte, a cura di Liviano Papa e Don Giannino Piana. Catalogo.

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L'esposizione fa parte del ciclo Arte/Cibo ideato negli anni '90 a Novara da Liviano Papa.
E' stato richiesto agli artisti di realizzare un'opera con un contenitore del latte (cartone o bottiglia), tema: il latte come nettare-cibo millenario per tutta la specie animale.
Il mio lavoro, intitolato Via Lactea, è stato ottenuto forando il tetrapak in modo da ricreare l'effetto delle stelle ed inserendo all'interno una fonte luminosa. L'opera non è più il cartone, ma l'ombra proiettata. (Rif. Oggetti netti sull'ombra).