Roberto Moroni
Ventisei frasi, tredici luoghi comuni e tredici pensieri profondi raccontano un presente sempre in bilico tra il nostro modo di apparire e il nostro essere. Un gioco malizioso, capace di raccontare come per ognuno di noi esistano dimensioni del comunicare complementari. Non necessariamente le prime devono apparire diverse dalle seconde: esse convivono e raccontano la spasmodica, quanto drammatica volontà di essere in contatto, di costruire un rapporto, di incrociare energie.
La scelta di Eliana Frontini di percorrere una strada sempre diversa si esplica nel bisogno fondamentale dell'artista che si impegna costantemente nel tentativo di incasellare il proprio sentire ponendosi come voce critica all'interno di un sistema che pare preordinato, ma che invece si rivela spesso fragile e disumanizzato. Usare gli strumenti della quotidianità condivisa, come possono essere le macchine distributrici di snacks e bevande, significa immergersi nel gioco della realtà allontanandosi perciò da qualsivoglia desiderio di una fuga romantica.
Noi siamo, esistiamo nel mondo e da questo mondo, ci piaccia o no, siamo costantemente coinvolti in tutti i nostri gesti, con tutti i nostri comportamenti: unica via di fuga è l'illusione. Ma i pensieri mescolano luoghi comuni e ragionamenti profondi in automatismi mentali al di fuori del nostro controllo razionale. Le frasi volano, si proiettano, si oppongono e si mescolano, distribuiscono pensieri che si rigenerano e moltiplicano i loro significati in un rimando infinito dove ogni persona può farne l'uso che crede.
Roberto Moroni, 2007